birrificio bàgolo
Beeer Mag. 2021 ©

Il Birrificio Sociale Bàgolo e la birra come motore per l’inclusione

In questo periodo di smarrimento sociale, culturale, politico sentiamo parlare sempre più spesso di inclusione e integrazione sociale. Ma cosa significa inclusione sociale? Significa incorporare, in modo unilaterale, quello che chiamiamo “diverso” alla massa? No…  includere vale a dire creare spazio, opportunità. Sapere che anche TU, per quanto diverso, esisti. Non basta semplicemente “normalizzare”, bisogna creare delle condizioni per cui si tragga giovamento dalla comunicazione e dal confronto con la diversità. Negli ultimi tempi questo tema si è sempre più diffuso, con realtà che da anni operano in sinergia fra produzione e sostegno, da questa logica di comunità inclusiva nasce il Birrificio Sociale Bàgolo, microbirrificio artigianale e sociale situato a Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona.

L’idea del Birrificio Sociale Bàgolo nasce grazie ad un gruppo di amici e i loro pomeriggi trascorsi a brassare insieme. Michele (uno dei tanti padri di Bàgolo) e suoi amici hanno trovato il modo per coniugare quella che è la loro grande passione, la birra, e il forte desiderio umano di creare una comunità locale, capace di dare un impatto a livello sociale.

Perché non fare della birra uno strumento di sviluppo e inclusione per quelle persone che vivono ai margini?

A questa domanda Michele e gli altri “padri fondatori” hanno risposto con la creazione del progetto del loro microbirrificio. Progetto non facile da realizzare, ma che pian piano sta prendendo forma anche grazie al sostegno attivo di un’altra realtà sociale situata sul territorio, la cooperativa sociale Monteforte Il Fiore.

Già dal suo nome, Bàgolo, capiamo quanto questo percorso sia consapevolmente tortuoso. Bàgolo in dialetto veronese significa, infatti, complicazione. 

Abbiamo scelto la strada più complicata ma più generativa: fare impresa, sviluppare la comunità locale, includere le persone più fragili, farlo attraverso il modello cooperativo. E la Birra.

Questo settembre il Birrificio Sociale Bàgolo ha presentato la sua prima birra che già dal suo nome ci fa intendere quanto il loro progetto sia tanto complicato da realizzare quanto soddisfacente:  OH ISSA!”, una Session IPA alla melissa preparata in beer firm con Birra Ofelia.

L’idea è nata dal voler caratterizzare la nostra Session Ipa con un’erba spontanea che provenisse dalle nostre colline, volevamo dare al nostro prodotto un sapore locale. Così abbiamo optato per la melissa. Il suo connubio con il luppolo Citra ci è sembrato perfetto: volevamo una birra rinfrescante dall’aroma ben preciso. Il mercato offre tante ottime birre in questo stile, possiamo dire di aver voluto sperimentare e i primi feedback sembrano darci ragione.

Abbiamo chiesto a Michele, allora, di raccontarci meglio il loro progetto.

 

birrificio bàgolo

 

Cosa significa per voi birrificio sociale?

Nel progetto di un birrificio sociale intravediamo la possibilità di creare inclusione e spazi di aggregazione per la collettività. Bàgolo vuole concedere spazio e tempo anche ai lavoratori svantaggiati, coinvolgendoli in attività di produzione magari meno complesse ma altrettanto fondamentali. Crediamo nell’inclusione lavorativa come soluzione dignitosa a situazioni di disagio e fragilità. L’inserimento lavorativo di persone svantaggiate consente di uscire dalle logiche di welfare assistenziale e di riattivare legami di solidarietà nella comunità, facendo risparmiare alle pubbliche amministrazioni onerosi interventi emergenziali in servizi di assistenza sociale.

 

Perché pensare che la birra possa essere un punto di partenza per poter parlare di inclusione sociale?

La birra è da secoli la bevanda simbolo di convivialità e confronto, e perché no, crescita. Attorno alla birra sono, infatti, facilmente realizzabili workshop ed eventi, non solo legati alla degustazione ma al piacere dello stare insieme. Vorremmo creare uno spazio che incontri la comunità locale con una sala per laboratori didattici, workshop, seminari, eventi artistici e culturali. Ciò permetterebbe inoltre di far conoscere ai più giovani, e non solo, un concetto responsabile di consumo di alcool non finalizzato allo sballo ma al rito sociale dell’incontrarsi. Pensiamo esista un forte legame tra cultura gastronomica e senso di appartenenza a un territorio. La valorizzazione di una birra locale porterà, come è stato per il vino, uno sviluppo economico nella nostra zona che attraverso il modello cooperativo potrà tradursi in benessere collettivo.

 

Parlaci delle persone che avete coinvolto, dei vostri contatti con la cooperativa Monteforte Il Fior e Birrificio Ofelia.

La Cooperativa Il Fiore è il fulcro del Birrificio Sociale Bàgolo. Non solo ha investito economicamente nel progetto ma ci ha permesso di dare vita e forma a quella che era solo un’idea inizialmente, concedendoci lo spazio in cui far sì che questa nascesse. La collaborazione con Birra Ofelia ha permesso di dare vita alla nostra prima birra, merito dei proprietari Andrea e Lisa che hanno creduto, sin da subito, al progetto e hanno voluto supportarlo. Ogni giorno lavoriamo fianco a fianco con birrerie e shop per fare rete; idea che ha trovato terreno fertile con Bräustüberl Birreria, Mr. Beer Birroteca, Jack the Ripper Pub, Vinvoglia, Bear Shop e altre realtà del nostro territorio.

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