Chinga tu pelo donald trump birra
5 Rabbit ©

Chinga Tu Pelo, la birra con cui 5 Rabbit Cervecerìa combatte Donald Trump

La storia di 5 Rabbit Cervercerìa, e di come la sua birra Blonde Ale Chinga Tu Pelo sia diventata uno strumento di resistenza negli Stati Uniti di Donald Trump, comincia con i tratti del più perfetto dei sogni di riscatto americani. Originari di Mexico City, Andrés Arayas e Milagros Ramirez fondano insieme a Isaac Showaki 5 Rabbit nel 2011, con l’obbiettivo di investire nella produzione di birra, fornendosi inizialmente da un birrificio esterno per poi costruire il proprio nel 2012. Alla banda si associa Randy Mosher, l’autore dell’iconico Radical Brewing, con cui cominciano a sviluppare la propria birra ricercando  lo spirito latinos di Chicago.

Nel bel documentario F***K Your Hair (disponibile per il noleggio a 84 centesimi su Vimeo), Kosher racconta di come tutto sia iniziato durante la presentazione di un suo libro, quando Mila cominciò a raccontargli di come lei, suo marito e un altro ragazzo avessero deciso di cominciare a produrre birra artigianale autenticamente latinoamericana:

Siamo un birrificio latinoamericano del XXI secolo, non cerchiamo di copiare lo stile messicano che viene venduto di solito, che poi è una copia di quello americano che è la copia delle birre europee con cui si comincia.

Insieme a Kosher, 5 Rabbit si dedica quindi a una fase di contract brewing, producendo principalmente birra sotto commissione e firmando solo una piccola parte delle birre prodotte nel birrificio. Il sogno di fare delle proprie linee indipendenti il centro della produzione si avvera nel 2015 quando Mauricio Kuri, responsabile beverage della Trump International Hotel and Tower di Chicago, chiede a 5 Rabbit di creare una linea esclusiva per la torre, garantendo a 5 Rabbit l’occasione di ingrandirsi.

Arayas rifiuta, probabilmente per le prime voci che giravano su muri e discriminazione, ma si fa convincere da Mila: «per me Donald Trump non era altro che un clown dei reality», ha raccontatosapevamo che non era un modello da seguire, ma quello che si sa di lui adesso, non lo sapevo allora».

Non era qualcosa che avremmo mai pensato di fare, la nostra intenzione non era quella di fare politica.

Tutto cambia il 16 giugno 2015, mentre l’accordo con la Trump Tower è già in vigore e le birre cominciano a essere inviate, quando Trump, annunciando la sua corsa presidenziale, si scaglia contro i messicani.

 

When Mexico sends its people, they’re not sending their best. They’re not sending you. They’re not sending you. They’re sending people that have lots of problems, and they’re bringing those problems with us. They’re bringing drugs. They’re bringing crime. They’re rapists. And some, I assume, are good people.

Andrès e Mila si ritrovano quindi davanti a un bivio, continuare a fornire l’emblema del successo trumpiano o prendere una posizione politica che, sostanzialmente, li avrebbe messi sul lastrico. Con le birre già pronte 5 Rabbit decide di comunicare alla Trump Tower che avrebbero consegnato solo quelle già imbottigliate, ma non gliene avrebbero vendute altre. La scelta di 5 Rabbit comincia a diffondersi nella notte, quando attraverso un tweet appare una foto dei fusti con scritto a penna, probabilmente da un collaboratore, Chinga tu madre e la notizia del rifiuto viene condivisa da migliaia di utenti.

Chinga tu pelo donald trump birra

Il tweet comincia a circolare dappertutto, arriva su CNN e in tutto il mondo. Andrès e Mila cominciano a ricevere telefonate di ringraziamento, di richiesta di acquisto e, inevitabilmente, di minacce. In un giorno 5 Rabbit vende tutta la fornitura destinata alla Trump Tower. Prima di cominciare a consegnarle decidono, però, di modificare il nome in Chinga Tu Pelo, per eliminare la possibile connotazione sessista e mandare, davvero, un messaggio a tutti. Chinga Tu Pelo diventa così una scelta, una dichiarazione forte contro le parole del futuro presidente. La lotta politica parte dal bancone e non si ferma più. Anche dopo le elezioni la Chinga Tu Pelo continua a essere una piccola forma di opposizione, così come l’ha concepita 5 Rabbit, dedicandole la serie de La Protesta estendendola per tutte le cause e affrontando i problemi dell’ambientalismo, della separazione familiare al confine e del DACA (il rinvio degli arrivi dei genitori con figli in età infantile). Per ogni nuovo imbottigliamento de La Protesta un artista di una comunità emarginata, fra cui anche la regista Lily Wachowski, realizza l’artwork e una parte dei proventi vengono dati in beneficienza.

Chinga Tu Pelo fu una reazione, è quello che penso. Quel giorno per noi era necessario dare una scossa e trasformarla in qualcosa di positivo che non si fermasse alla lotta anti-Trump.

La Protesta ha continuato a essere prodotta, attivandosi per la campagna di Please Vote, distribuendo di nuovo la Chinga per sensibilizzare le comunità latine al voto. Dopo quasi due anni su Prime Video di Amazon USA, F *** Your Hair è stato rimosso quest’estate , proprio quando le elezioni presidenziali del 2020 hanno iniziato a surriscaldarsi.

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Per approfondire:

https://www.esquire.com/food-drink/drinks/a34533591/chinga-tu-pelo-beer-latinx-vote-election-2020/

http://www.5rabbitbrewery.com/who-we-are

https://www.newyorker.com/culture/annals-of-gastronomy/the-latinx-brewers-whose-trump-branded-beer-became-a-drink-of-the-resistance

https://www.washingtonpost.com/news/post-politics/wp/2015/06/16/full-text-donald-trump-announces-a-presidential-bid/ 

https://www.goodbeerhunting.com/gbh-hype/2015/6/29/5-rabbit-cerveceria-dumps-trump-gives-beer-a-new-name