Valeria Vita | PitanBeer

Pensando alla Sicilia la prima cosa che ci verrà in mente sono i suoi infiniti chilometri di costa, la bellezza ultraterrena dei suoi siti archeologici, le svariate invasioni storiche avvenute in questa terra di cui ancora oggi ne avvertiamo la presenza, il calore umano, il cibo (anche quello ultraterreno!), il vino e ancora il cibo.
D’altronde il caro Federico di Svevia qualche secolo fa esclamò: “Non invidio a Dio il Paradiso, perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia”.

Ed è proprio in un angolino di questo Paradiso che Valeria e Gaspare, compagni di vita, hanno deciso di investire nella grande passione che da sempre li accomuna, la birra. Nasce così nel 2019 PitanBeer, un microbirrificio situato a Favara, nel cuore della bella Isola e dove la birra, prodotta seguendo una filiera a 360°, non può che profumare di Sicilia.
Abbiamo scambiato due chiacchiere con la brewmaster di PitanBeer, Valeria Vita, per farci raccontare la passione che c’è nelle loro birre.

Ciao Valeria! Potresti raccontarci quando e da dove nasce la tua passione per la birra? Cosa ti ha spinta a produrla?

Partendo dal presupposto che in Sicilia è assolutamente normale avere a che fare con bevande fermentate, in quanto molti siciliani hanno la fortuna di possedere piccoli o grandi appezzamenti di terreni con annessi vigneti dove si può assaporare del buon vino “fatto in casa”, allora abbiamo pensato “perché non provare a produrre birra artigianale?”. Un po’ per gioco, un po’ per sfida abbiamo deciso di tentare ed è nata così una grande passione, produrre birra con l’orzo e il frumento delle nostre terre siciliane.

Raccontami del tuo birrificio e delle tue birre. A cosa si ispirano?

Cerchiamo di ricreare gli stili più importanti delle birre, con una grande attenzione alle nostre origini siciliane utilizzando solo ingredienti naturali: acqua, malto, luppolo, lievito e tanta passione. Produciamo birra attraverso un impianto molto semplice formato da tre tini, tipico degli impianti homebrewing, in versione “fotocopia ingrandita”.
Il nostro birrificio nasce, a Favara, nel 2019 dopo tanti anni di sperimentazioni, progettazioni e studi. Il nome suo nome, PitanBeer, è l’anagramma di Pinta (la giusta dose per gustare una buona birra!), in più il fato ha voluto coincidesse con il nostro cognome abbreviato, ovvero “Pitanza”.

Come mai hai dato quest’insoliti nomi alle tue birre?

Il logo di PitanBeer rappresenta una luna avvolta da un grappolo di luppolo. Perché la luna? Oltre ad essere il satellite della nostra terra, riveste un ruolo fondamentale nel ciclo naturale della vegetazione. Così per ogni tipologia di birra abbiamo scelto il nome dei satelliti di altri pianeti: Deimos la piccola luna di Marte; Euporia associata al satellite naturale minore del pianeta Giove; ed infine la luna pastore di Saturno, Pandora.

Cosa credi spinga un cliente a bere birra artigianale e perché, secondo te, dovremmo preferirla a una birra commerciale?

Ho sempre nutrito grande curiosità nell’assaggiare birra artigianale e ogni volta che ho il piacere di sorseggiarne una mi rendo conto di assaporare qualcosa di unico. Tutto un altro mondo rispetto a quelle industriali!
Le birre artigianali, come le nostre, non filtrate e non pastorizzate, prodotte con ingredienti di prima qualità e a km zero, son quelle birre dove la clientela più esigente può riscontrare, oltre che una grande passione, anche un certo livello di ricercatezza.

Qual è la birra di cui vai più fiera?

È come chiedere a un genitore di quale figlio va più fiero, è dura dare una risposta. Abbiamo in commercio tre tipi di birra, molto diversi tra loro, una bohemian pilsner (Euporia), una robust porter (Pandora) e una dunkelweizen (Deimos). Ognuna a modo sua ha qualcosa di unico che la rende speciale. Dunque ci sentiremmo proprio così… un genitore costretto a scegliere tra i suoi figli.

Quando hai capito che la produzione di birra artigianale sarebbe diventato il tuo mondo?

Produrre birra è sempre stata per noi una continua scoperta di tutte le potenzialità dei vari malti base e speciali e delle diverse tipologie di luppoli che, all’interno della birra, si traducono in gusto, aromi e profumo. Sin da subito, la nostra birra artigianale, ci ha regalato grandi soddisfazioni e ciò ci ha spinti a dedicarci seriamente a questo mondo, investendo tutti noi stessi in questa attività nella speranza di poter lasciare un’eredità e un mestiere ai nostri figli, perché c’è da dirlo ci sentiamo ancora giovani.