Il Birrificio Sothis, tra presente e futuro

L’emergenza sanitaria che sta coinvolgendo il nostro mondo e cambiando la vita di tutti i giorni ha avuto conseguenze anche nel mondo produttivo della birra artigianale. #bevoacasa è un’iniziativa lanciata da Beeer Mag per sostenere il settore e aiutarlo a raccontare la situazione che sta vivendo. I ragazzi del Birrificio Sothis di Morrovalle in provincia di Macerata, descrivono la situazione che stanno vivendo in questo momento.

Il Birrificio Sothis ha attivato una modalità di consegna nelle zone a loro vicine e con corriere espresso per sapere come sostenerli contattali sul sito (https://www.sothisbirrificioartigianale.it/) o sulla loro pagina Facebook.

Raccontateci un po’ della situazione nelle vostre zone, come state vivendo, cosa sta accadendo, quali accorgimenti – nella vita di tutti i giorni – state prendendo?

Ci ritroviamo in una realtà che fino a qualche mese fa potevamo vivere soltanto in un film e l’atmosfera è proprio quella surreale dove regna il silenzio, rotto soltanto dal rumore di qualche rarissima macchina o dalle sirene dei mezzi di soccorso o delle forze dell’ordine. Tutto sommato, nel dramma del momento, ci riteniamo sicuramente meno sfortunati rispetto a quanto sta accadendo nel Nord Italia.

Il 2019 è stato per noi il primo anno di attività e come per ogni startup, è stato impegnativo da tutti i punti di vista in quanto ogni situazione per noi era comunque una novità; tuttavia, abbiamo ricevuto, a livello locale, delle belle soddisfazioni oltre agli stimoli giusti per proseguire la nostra avventura. Il 2020 era iniziato bene anche grazie alla nostra prima partecipazione al Beer Attraction di Rimini; evento che sicuramente non ha bisogno di presentazioni, che ci ha portato un buon numero di contatti per poter ampliare il raggio d’azione al di fuori dei confini territoriali.

Avevamo un bel programma tra eventi e fiere del territorio, che in un attimo sono stati rimandati per poi essere annullati o rinviati a non sappiamo quale data; purtroppo nessuno può saperlo! A questo sono seguite le chiusure di tutte le attività del comparto birra come ristoranti, pub, bar ecc. non potendo neanche dar seguito ai contatti presi in occasione del Beer Attraction.

 

Da quando è partito il problema e la chiusura delle attività come vi state comportando a livello aziendale? Le produzioni si sono fermate? Avete continuato?

Abbiamo dovuto sospendere le produzioni pianificate anche perché alcuni fornitori avevano temporaneamente sospeso le attività oppure non riuscivano a garantire le consegne; a parte questo risulta comunque difficile se non impossibile poter fare delle previsioni su cui basare la produzione, trovandoci ad affrontare una situazione di emergenza senza avere alcuna certezza a medio – lungo termine. Ci siamo dovuti adeguare al periodo per cercare di limitare i danni visto che, nonostante le restrizioni imposte dai vari Decreti di emergenza, abbiamo comunque la possibilità di rimanere in attività proponendo un servizio gratuito di consegne porta a porta sul territorio.

Come sono le vostre previsioni in questo momento? Di cosa avete bisogno?

Prevediamo una recessione e un conseguente futuro difficile per l’intera economia. Per il momento avremmo bisogno di normalità o quantomeno di avere delle certezze che nessuno purtroppo può darci anche perché in questi giorni le priorità per il Paese sono incentrate sul contenimento dell’epidemia. Gli attuali provvedimenti intrapresi dallo Stato sicuramente non sono sufficienti per tutelare le PMI ma dobbiamo essere fiduciosi che si troveranno delle soluzioni. Per il futuro, dipende molto da quanto tempo durerà l’emergenza sanitaria.

Quali sono il tipo di danni che state subendo? Quanto è grave la situazione?

I danni che stiamo subendo sono legati ovviamente allo stop di tutte le attività commerciali ed alla conseguente riduzione per non dire azzeramento del fatturato oltre alle spese fisse che comunque dobbiamo sostenere.

 

Quali aiuti vi sono stati forniti e quali iniziative si potrebbe prendere per aiutare il settore?

Quello che sicuramente apprezziamo soprattutto a livello locale, è il sostegno delle persone che cercano, nel loro piccolo, di supportare le piccole realtà artigiane come la nostra. Prendiamo atto anche del sostegno delle Associazioni di Categoria tra cui Unionbirrai, ma anche delle varie associazioni culturali, blogger, riviste specializzate e di tutti coloro che mettono a disposizione i propri mezzi (iniziative on line, siti internet, pagine Facebook ecc.) proponendo loro stessi delle iniziative a sostegno del settore o per pubblicizzare le attività ed i servizi che birrifici, birroteche e tutte quelle attività che gravitano nel settore, offrono in questo periodo come ad esempio corsi e conferenze on line o le consegne a domicilio. Per il futuro confidiamo che per favorire la ripresa del comparto ci siano dei provvedimenti concreti mirati a ridurre la burocrazia, defiscalizzare, posticipare ridurre o magari eliminare le accise specialmente per i prodotti deperiti, ridurre l’IVA, semplificare ed incentivare attività ed iniziative pubbliche e private soprattutto a livello locale, anche in deroga a regolamenti o normative vigenti.

Questi giorni di contenimento sono anche un mezzo, nonostante tutto, per ripensare il futuro. Come e cosa vorreste che accadesse nel mondo delle birre artigianali? Cosa dovrebbe cambiare per rendere il settore ancora più forte?

Sicuramente questa situazione porterà tutti noi italiani, una volta usciti dall’emergenza, a valorizzare l’Italia e tutto ciò che è italiano soprattutto dopo aver visto come l’Europa si è comportata nei nostri confronti. Il “Prodotto in Italia” assumerà sicuramente maggior valore in tutti i settori. Sarebbe una buona cosa che tutto questo ci portasse ad essere più uniti anche nel settore delle birre artigianali per poter diventare più forti e competitivi.