Crash è una American Pale Ale prodotta da Salt Brewing, birrificio di Saltaire, villaggio vittoriano patrimonio Unesco, che sorge nell’area metropolitana di Bradford-West Yorkshire in Inghilterra.
I ragazzi di Salt Brewing hanno una filosofia ben chiara e, cioè, quello di dare piacere attraverso la birra. Motto che ben si addice alla spettacolare struttura ricettiva del birrificio che vede la taproom e la zona adibita al consumo essere immersa nella parte dedicata alla produzione tra fermentatori e mega tini di bollitura. Un piacere per gli occhi.
La Crash si presenta con una bella schiuma bianca di buona persistenza e perlopiù a grana fine, con un colore giallo paglierino un poco velato; al naso abbiamo un aroma abbastanza intenso principalmente fruttato e subito in seconda battuta una lieve e piacevole nota erbacea.
Sensazione olfattiva che viene poi riconfermata dalla bevuta che si presenta subito poco dolce grazie all’evidente presenza dei luppoli. Immediatamente dopo abbiamo dei sentori erbacei che, con lo scaldarsi della birra, creano un piacevole connubio tra una scarsa dolcezza da malto ed un interessante sovrapporsi di note ora tropicali, ora erbacee e balsamiche.
La Crash di Salt Brewing ha un corpo a metà tra l’esile e il medio e una carbonazione ben presente danno lievi sensazioni boccali di astringenza, per una birra comunque in pieno stile American pale Ale.
In definitiva una buona birra di stampo anglosassone. Le American Pale Ale sono sostanzialmente una rivisitazione dello stile Pale Ale tipicamente britannico, ma con una rivisitazione e un utilizzo di ingredienti, specialmente i luppoli, statunitensi. I birrai americani, conoscendo il potenziale di questo stile e giocando con le varietà di luppoli americani hanno rivisitato e reso più moderno uno stile tipicamente britannico. Un classico quindi per accompagnare hamburger e patatine unte o lanciarsi nelle rotte speziate, agrodolci e piccanti della cucina mexican.
Better with:
MUSIC: Meat Puppets – Backwater
TEXT: Bruce Chatwin – Utz
MOVIE: Kathryn Bigelow – Point Break
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