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Intervista a Giovanni Mondini di Warsteiner Italia

Parliamoci chiaro: non si vive di sole artigianali. Dai non prendiamoci in giro, tanto lo sappiamo che anche il beer geek più radicale quando passa tra gli scaffali di un supermercato al reparto luppoli ha solo due possibilità. O chiudere gli occhi e proseguire sudando freddo verso il reparto delle scatolette per il cane. O guardarsi intorno con aria furtiva e nascondere una confezione di 3 bottiglie da 33cl nel carrello, sotto la pizza surgelata. Così mentre si fa la fila alla cassa si raffreddano pure.

È ovvio che nessuno pubblicherà mai una foto di quella bottiglia appena stappata sul suo profilo Instagram. Però dobbiamo essere sinceri e superare i pregiudizi: le birre da scaffale non sono tutte uguali. E questo è il caso della Warsteiner. Un’azienda dalle radici profonde, ma che come vedremo è riuscita in un periodo difficile, soprattutto per il canale Horeca, a rivoluzionarsi.

La Warsteiner al contrario di quanto si possa pensare è un’azienda familiare, fondata in Germania nel 1753 dal signor Cramer e diventata uno dei più grandi birrifici privati tedeschi. La forza della Warsteiner sta proprio qui, nelle sue radici forti, nella tradizione, nell’uso di materie prime di qualità come il luppolo Brewers Gold e nell’indipendenza dalle grandi corporate internazionali. È fondamentale però fare una precisazione: spesso quando parliamo di tradizione e radici tendiamo a pensare a qualcosa di fermo, statico, immutabile nel tempo e nello spazio. Ma questo non è il caso della Warsteiner!

Il brand, già 20 anni fa, è stato precursore di un’idea concreta di ecosostenibilità: passare dal trasporto su gomma a quello su rotaie, così da ridurre le emissioni di CO2. Il signor Cramer pensò di trovare un accordo con le ferrovie dello stato tedesco per aggiungere un binario che arrivasse fino alla sede di produzione della Warsteiner. Oggi, quei binari arrivano fino alla sede italiana.

In questo periodo i più grandi brand di moda hanno pensato di traslare gli eventi lancio delle nuove collezioni sul mondo digital. E allora perché non farlo anche con la birra, che per definizione si adatta perfettamente ad ogni spazio e tempo, che sia online o offline? A tal proposito, la Warsteiner per presentare la sua Brewers Gold ha organizzato nel mese di Marzo uno show digitale. All’evento hanno partecipato circa 1.000 fra responsabili e agenti di tutti gli oltre 100 partner distributivi di Warsteiner Italia. Tra gli ospiti Paolo Cevoli che con la sua comicità ha raccontato come inevitabilmente la realtà di oggi sia profondamente cambiata, grazie soprattutto alla digitalizzazione. Altro ospite, che ha dato un interessante contributo per chi stava dall’altra parte dello schermo, è Kuaska. “Il profeta della birra”, in un momento di degustazione interattiva, ci ha mostrato come la birra debba essere degustata per poterne cogliere la vera essenza. 

Kuaska, dall’alto della sua esperienza e conoscenza dell’Arte della Birra, dando un parere sulla Warsteiner Brewers Gold, si è espresso così: 

Il luppolo Brewers Gold è di tradizione inglese, lanciato da più di un secolo, ha fatto la fortuna anche di molti birrifici del Belgio, ma è quasi sempre utilizzato in dry hopping con malti chiari. Mi ha stupito l’idea di Warsteiner di utilizzare questo luppolo in bollitura in una birra ambrata, per le mie conoscenze si tratta di un utilizzo inedito soprattutto per la scena birraria tedesca. Consiglio Warsteiner Brewers Gold a chi vuole scoprire, grazie a questo luppolo speciale, un gusto nuovo, in una birra equilibrata, di facile bevibilità e anche innovativa.

La Warsteiner ha approfittato di questo evento per rivoluzionare  il suo brand dal punto di vista del prodotto, ma anche la relazione con suoi clienti.
Viviamo nell’era della digitalizzazione, e questo periodo più che mai ci ha dimostrato quanto il mondo digital abbia un ruolo essenziale nelle nostre vite.
Warsteiner Lovers è il nome che la Warsteiner ha dato alla sua personale rivoluzione digitale. Questa piattaforma è stata pensata appositamente per i “Lovers”, i fan della Warsteiner. Pertanto, la piattaforma permetterebbe di ridurre lo spazio che nel mondo offline si interpone tra gli utenti/clienti, avvicinandoli ancor di più al brand. Vi starete chiedendo cosa faccia questa piattaforma da un punto di vista pratico…
Crea una sorta di triangolo perfetto tra clienti-brand-locali distributori sviluppando in tal modo una vera e propria community fan. Permette agli utenti di trovare i locali rivenditori della Warsteiner; di vedere la carta delle birre attraverso un codice QR code ma anche di accedere a particolari offerte pensate appositamente per i “Lovers”.
Inoltre, uno degli aspetti più interessanti è che Warsteiner Lovers è stata pensata anche per i distributori e i locali. Grazie alla piattaforma, queste attività godono inevitabilmente di una maggiore visibilità, arrivando così in modo più semplice e diretto ai consumatori.

Per capire meglio il perché di alcune scelte e come abbia preso forma la rivoluzione della Warsteiner, abbiamo chiesto direttamente a Giovanni Mondini, Trade Marketing Manager di Warsteiner Italia.

È un periodo buio, soprattutto per il canale Horeca, target principale di queste novità. Molte aziende hanno pensato
che aspettare che la situazione si placasse fosse la strada migliore da percorrere. Perché compiere un passo così grande adesso?

Sappiamo quanto è importante reagire nei momenti di crisi. Noi abbiamo le idee chiare. Siamo forti di oltre 260 anni di storia, di azienda privata e familiare da nove generazioni, con oltre 40 anni di presenza sul mercato italiano e una grande vocazione per il canale Horeca, grazie alle persone appassionate che compongono la nostra squadra. Il mondo negli ultimi 10 anni ha subito una fortissima accelerazione, il web e i social hanno rivoluzionato i nostri rapporti, la comunicazione e il mercato. Tutto questo richiede idee chiare, credibilità e responsabilità. In questo momento di difficoltà ci siamo ancora più uniti, all’interno della nostra organizzazione e con i nostri clienti partners.
Ci vuole un pizzico di sana follia a decidere di lanciare un nuovo prodotto in un momento storico come questo. Tuttavia saremmo stati pazzi a non farlo, perché innovare è il miglior modo per reagire e fermarsi è più pericoloso della crisi stessa.

Il canale Horeca è uno dei settori che la pandemia ha colpito e travolto maggiormente. La vostra Warsteiner Brewers Gold è stata lanciata esclusivamente per questo canale. Perché questa scelta? Perché non scegliere la GDO (la grande distribuzione organizzata)?

Il nostro desiderio è che questa innovazione di prodotto, lanciata in un momento così delicato, rappresenti il simbolo della ripartenza per noi e per tutto il comparto Horeca. Non a caso abbiamo scelto di lanciare un prodotto nella categoria delle speciali, un trend in grande crescita, in linea con le esigenze dei consumatori, sempre più alla ricerca di birre sorprendenti nel gusto ma equilibrate e di facile bevibilità. Supportare la ripartenza del canale Horeca significa innovare non solo nei prodotti, ma anche nei servizi, per questo abbiamo sviluppato l’innovativa piattaforma Warsteiner Lovers, per guidare i nostri consumatori, intercettati sui social network, alla scoperta dei nostri locali, dove poter consumare la Warsteiner. Per noi il digitale è l’occasione di rafforzare la partnership di filiera con i distributori di bevande, offrendogli strumenti di sell-out.