Anno nuovo, birra nuova. Il 2021 dovrà essere un anno spumeggiante anche solo per ripagarci del 2020. Per questo motivo è importante partire col boccale giusto e con degli obiettivi da seguire. In questa lista abbiamo selezionato dieci (delle migliaia) birrifici italiani da scoprire nel 2021, che si tratti di novità, di lieti ritorni, di pacchi da ricevere pieni di birra o motivi per prendere la macchina e andare a scovarli, decidete voi.
L’importante è bere, bere giusto, bere bene, bere insieme, bere birra artigianale, e andare alla scoperta. Noi vi diamo qualche idea su quali birrifici scovare, voi fateli vostri.
Antikorpo Brewing
I ragazzi di Antikorpo Brewing hanno le idee chiare su come si fa la birra e su come si celebra la resilienza bevendo come surfisti senza sosta. Questi due termini ispirano la linea nata da una costola di Cittavecchia di Trieste da cui Davide Galliussi parte per lanciarsi in free ride per pomeriggi in spiagge californiane a cavalcare onde giganti. Lattine lisergiche, stili e accostamenti coraggiosi, Antikorpo non ha paura di osare e lo fa con la coolness di Jack Barlow, Matt Johnson e Leroy in un Mercoledì di Leoni. Dalle tavole al bancone è un attimo. Nati da poco sono già di diritto al vertice dei birrifici artigianali italiani da scoprire nel 2021.
Da provare: Impact Zone, Pacific Pale Ale // See Ya in the Pit, Pastry Stout
Acquistale qui
Birrificio Alder
Quando parliamo di Alder Beer non parliamo certo di una novità o di un mondo da scoprire. Milioni di premi, ennesima candidatura al birraio dell’anno, oneshot e bombette che circolano in tiratura limitata con sapori interessanti e mai banali (Twenty20 sopra tutte) che affiancano una linea che sembra sempre migliorare col tempo e che è già diventata di culto. Marco Valeriani, birraio dell’anno già due volte con Menaresta e Hammer, sembra ormai pronto per portare anche il microbirrificio di Seregno nella hall of fame definitiva, che sia il 2021 l’anno buono? Nel dubbio godiamo di ogni sua uscita.
Da provare: Newport, West Coast Pale Ale // Iwaki, American Pale Wheat Ale
Acquistale qui
Birrificio WAR
Non sappiamo bene come dirlo ma ne siamo più convinti. Il Birrificio War è una macchina da guerra con cui vorremmo trovarci dalla stessa parte se il conflitto mondiale si risolvesse in uno scontro all’ultima lattina. Parte della nuova scena di birrai che si stanno conquistando il proprio posto nell’empireo i warriors si ribellano al dato di fatto e lo buttano a fermentare. Hai detto Tutto Fatto? Ogni mese sfornano 1 o 2 birre One-Shot, il resto se lo scolano quindi meglio muoversi.
Da provare: Franco, Keller Pils // Lucha Libre, Milkshake Imperial Gose
Acquistale qui
Chianti Brew Fighters
Sono rumorosi, senza limiti e sopra le righe. I Chianti Brew Fighters quando ci sono li senti, anche e soprattutto nel bicchiere, dove le loro birre colpiscono con la schiettezza toscana che non si risolve più soltanto nel vino. Conviene seguirli perché ogni volta se ne inventano una, dalle collaborazioni che danno alla luce la Fra Junipero, alle limited edition che osano senza chiedere il permesso, tipo La Bestemmia di Natale, voluta, dovuta, bevuta.
Da provare: La Serpe, California Common // La Vergine, Witbier
Acquistale qui
South Soul Brewery
Lanciata a settembre 2020, South Soul Brewery unisce le esperienze di StiMalti e Brewing Friends mescolandole in un bagno di cultura mediterranea, di sole a mezzodì e di stili esotici in ogni componente. South Soul recupera le direzioni più internazionali, più à la mode diremmo, che saturano il bicchiere e addolciscono la bevuta con note di mango, incensi, affumicature e tutte quelle storie che Gauguin si sarebbe sicuramente scolato senza pentimenti sotto il sole di Tahiti. Escono un po’ alla volta, pertanto, meglio seguirle.
Da provare: Serica, Neipa // Mezouar, APA
Acquistale qui
Birrificio Altotevere
Il birrificio Altotevere di San Giustino in provincia di Perugia non lo scopriamo certamente noi, ma siamo sicuri che questo sia l’anno giusto per scoprirlo. Con un cambio dei mastri birrai (ora Loris Marinetti e Daniele Socali) ragazzi umbri hanno continuato ad approfondire e scandagliare le eccellenze del loro territorio per trovare ancora più ispirazione. Il risultato? Partiti con 9 birre è di pochi giorni fa l’annunciazione del passaggio in lattina con una linea rinnovata e una nuova bombetta da gustare. Le latte fan paura, la birra ancora di più.
Da provare: Noir, American Porter // Nami, DDH Pale
Acquistale qui
Birrificio Alveria
Che dicevamo dei combattenti del Chianti? Ecco, se hanno collaborato insieme un motivo c’è. Il Birrificio Alveria è una gemma dell’isola di Sicilia, punto iniziale e finale che ispira ogni nuova produzione e contraddistingue la scelta degli ingredienti e il tipo di produzione. Dalla frutta al Belgio, conviene tenersi sempre aggiornati sulle novità perché quando si tratta di collaborazioni ne tirano fuori una più del diavolo. Per gli amici Franco, per noi facemu trentunu!
Da provare: C.I.D., Session IPA // Eclipse, Belgian Pale Ale
Acquistale qui
Birrificio 5+
Diciamo che solo con la Shirin Persia, la American Wheat con note di zafferano, il birrificio 5+ ci ha mandati dritti in Iran pochi mesi fa anche quando viaggiare non era consentito. Questo tipo di esperienze la dice lunga sul modo con cui questi trentini trattano gli ingredienti e sui motivi per cui, anno dopo anno, sono una delle realtà più interessanti da seguire. Quest’anno vogliamo puntare su di loro perché se ci bloccano ancora in casa ci aspettiamo di fare un giro del mondo.
Da provare: Shirin Persian, American Wheat // Blanche
Info qui
Lieviteria
Il sole splende alto per i birrifici pugliesi, che negli ultimi tempi sta diventando una zona ricca di realtà artigianali da scoprire e rispettare. Se scegliamo la Lieviteria è perché il buon brewmaster Angelo Ruggiero è una certezza nel recuperare e nel trattare stili poco noti con tocchi da maestro. Se non avete mai sentito fuori dai loro paesi d’origine stili come Grodziskie o Tmavé, è meglio che prenotiate il prossimo treno in direzione Castellana Grotte. Mèh!
Da provare: Wolowitz, Grodziskie // Bobber, West coast IPA
Edit
Del progetto Edit ci convince tutto già da un po’ di tempo, soprattutto l’utilizzo di vocali infinite per chiamare le birre che producono e distribuiscono in lattina. Si tratta di una tappa imprescindibile per quest’anno da visitare nel quartiere Barriera di Milano a Torino dove hanno recuperato una ex fabbrica di cavi elettrici per farne un’oasi gourmet. Un progetto giovanissimo fatto da giovanissimi in cui alla tradizione tedesca e americana vengono aggiunte limited edition come quella natalizia. Stay tuuuuuuuned.
Da provare: Beer Sweet Beer, Session IPA // Hazy Little Sister, DDH Session Neipa
Acquistale qui
Graphic design by Lorenzo Pasquinelli